mercoledì 24 aprile 2013

L'orto condiviso temporaneo di piazza Matteotti.

 Per noi il progetto "semi di resistenza" in Piazza Matteotti è un assaggio di un giardino condiviso.


Abbiamo voluto creare un luogo dove le persone possano coltivare relazioni condividendo per un periodo la pratica dell'agricoltura biologica urbana. Abbiamo voluto creare un luogo d' incontro e di scambio di saperi tra generazioni, dove poter condividere giovani e più anziani la passione e  i saperi dellla cultura agricola.



Abbiamo proposto l'idea di un orto temporaneo in piazza come resistenza ad un modello centrato sulla crescita illimitata e sul consumo fine a se stesso, alla coltivazione chimica e industriale che fa uso di pesticidi, ogm e che riduce la biodiversità, alle filiere “lunghe” che portano vantaggi economici a molti distributori intermediari, alle filiere dislocate tra paesi diversi con alti costi in termini di trasporti e inquinamento.
Per questi motivi il Collettivo Contorti propone la possibilità di iniziare a coltivare verdure e rapp-orti, autoprodursi il proprio cibo in città, sul proprio balcone, in campagna e in montagna!
Vogliamo quindi riappropiarci di un contesto di autoproduzione alimentare in cui poter produrre autonomamente il nostro cibo, liberandoci dalle catene dei supermercati.



Autoprodursi il proprio cibo ci darà la possibilità  di conoscere le piante di cui ci  nutriamo e di imparare a conoscere i cicli della natura e delle stagioni.
Per noi il progetto in piazza Matteotti non è solo fatto di ecologia ambientale, ma anche di ecologia sociale
Abbiamo quindi cercato di portare nel tessuto urbano germogli e semi per costruire modelli culturali alternativi a quello dominante, più vicini alle persone e alle relazioni, in cui esistono le emozioni e la sacralità della vità naturale e umana. Crediamo infatti in uno sviluppo umano accompagnato da un progresso non solo tecnologico, ma anche sociale ed ecologico.

Tutto questo per noi è ECOLOGIA E RESISTENZA.


sabato 20 aprile 2013

L'ORTICA: BIOFERTILIZZANTE PER L'ORTO E PIANTA MANGERECCIIA



L'ortica è una pianta dalle molte proprietà.
Contiene proteine, zolfo, calcio,ferro, magnesio e potassio, silice, vitamina A, B2, acido folico.

Possiamo utilizzare l'ortica come alimento, come fertilizzante per il nostro orto, come pianta medicinale e come pianta tintorea.
Ha azione diuretica, depurativa, antinfiammatoria, tonico-stimolante e emostatica.
Le foglie per la ricchezza di minerali sono reputate un ottimo mineralizzante, ricostituente e antianemico.
L'ortica é poi utile sotto forma di lozione di radici tritate in acqua e aceto come tonico per il cuoio capelluto, per arrestare la caduta dei capelli e eliminare la forfora.


É un alimento utilizzato nella cucina povera per insaporire frittate e minestroni, ma ottimi sono anche i gnocchetti verdi o per il risotto. La si può mangiare anche da sola, lessata e condita con sale, olio e limone. L'ortica è una pianta spontanea che possiamo trovare vicino a sorgenti d'acqua e segnala terreni ricchi di azoto. Per raccoglierla utilizziamo i guanti poiché questa pianta è urticante e altrimenti provocherebbe delle bolle rosse fastidiose sulle mani. Per usarla come alimento raccogliamo le cime giovani.
Una tradizione del Tirolo è quella di buttare dell'ortica nel focolare quando scoppia un temporale, poiché questa pianta proteggerebbe dai fulmine, poiché secondo la credenza la folgore non colpirebbe mai questa piantina.

Grazie alle numerose sostanze contenute all'interno dell'ortica, questa pianta è un ottimo fertilizzante per il nostro orto. Per prepararlo bisogna tagliare a pezzi l'ortica e metterla a bagno in acqua fredda: 1 kg di foglie per 10 l di acqua. Dopo una settimana di macerazione il preparato è pronto per essere diluito 1 a 10 in acqua e distribuito nell'orto come fertilizzante!
La pianta di ortica è una pianta tintorea che viene utilizzata tradizionalmente inoltre per tingere di verde cupo la lana grezza, mordenzandola prima con allume di rocca o cremor tartaro. Inoltre dall'ortica si può ricavare un ottima fibra tessile.

Insomma l'ortica è una pianta dalle innumerevoli proprietà.
Buona raccolta quindi!

martedì 16 aprile 2013



 "Coltiva i tuoi abiti" é un laboratorio che il "Collettivo contorti" propone all'interno delle attivitá dello Skonsumo Eko-Tex, il mercato del Tessile Ecocompatibile di via Vintola a Bolzano, Domenica 21 Aprile dalle 15.00 alle 17.00.

In quest'occasione, i partecipanti di qualsiasi etá verranno simpaticamente guidati nella creazione di:

- l' AiUoLAbIto permanente (:) ovvero la trasformazione di un paio di vecchi vestiti in un'aiuola nella quale coltivare piante ornamentali (fiori ecc) o ortaggi,

e di

- il Vasetto/vestitO: piccoli contenitori ancora una volta ricavati dai vecchi vestiti nei quali far crescere fiori o piccoli ortaggi, che ogni partecipante potrá portare a casa (...per un'agricoltura nomade).

Tutto il materiale, comprese terra e piantine verranno messi gratuitamente a disposizione di ogni partecipante.

Ognuno, se vuole, puó portare un capo d'abbigliamento vecchio e da buttar via   ( o che fatica a gettar via e piacerebbe vedere ritrasformato), purché di lana o cotone, e un paio di forbici. Tra i capi d'abbigliamento, l'ideale sono vecchie maglie a maniche lunghe, scarpe bucate, pantaloni lunghi...

Info Skonsumo Eko-Tex: http://www.facebook.com/events/130350177144871/?fref=ts

giovedì 4 aprile 2013

IL FIORDALISO: UN FIORE DA MANGIARE E PER LA COSMESI CASALINGA



 Il fiordaliso è una pianta erbacea della famiglia delle Asteracee. I colori dei petali dei fiori sono molto vari: possiamo trovare fiordalisi bianchi, rosa, azzurri, bordò..


 Il fiordaliso ha un fiore molto bello che dona colore al nostro balcone e al nostro orto. Inoltre il fiordaliso è commestibile: possiamo usarlo per esempio per guarnire un piatto di patate bollite, insalate o primi piatti.



Inoltre i fiordalisi possono essere seccati e utilizzati in tsana! I fiori del fiordaliso  hanno anche proprietà medicinali e cosmetiche che andiamo a vedere qui nel dettaglio:
IL FIORDALISO COME PIANTA MEDICINALE
“I fiori del Fiordaliso sono impiegati per la presenza in antociani e flavonoidi nelle infiammazioni a carico dell'occhio ( per sforzi visivi intensi e , acqua di mare o di piscina, locali pieni di fumo) sotto forma di acqua distillata, infusi e compresse oltre che colliri e lavande.” Enrica Campanini : Dizionario di fitoterapia e piante medicinali.


IL FIORDALISO IN COSMETICA
In cosmetica rientra nella formulazione di acque palpebrali e tonici per pelli delicate. Infusi e cataplasmi possono essere utilizzati per pulire e rinfrescare parti delicate della cute.
É inoltre possibile preparare un oleolito di fiordaliso, da usare come base per la preparazione di una crema ricca di antiociani , che agiscono, grazie alla loro proprietà antiossidante, contro vari processi di invecchiamento .
Inoltre l'infuso può essere impiegato nel lavaggio del cuoio capelluto e si dice possa fortificare il cuoio capelluto, diminuire la forfora e dare lucentezza ai capelli.

 
ETIMOLOGIA e LEGGENDE
Il suo nome deriva probabilmente dal francese "fleur de lys" (fior di giglio).
Il suo nome scientifico è “Centaurea cyanus” .
Il nome “Cyanus” deriva dal greco ”kyanos” o ”κύανο” (= sostanza di colore blu scuro simile ai lapislazzuli) e si riferisce al colore prevalente dei fiori di questo genere. Inoltre Cyanus è il nome di un personaggio di un mito greco. In questo mito dea Flora si innamora di un giovanotto di nome Cyanus, Quando poi la dea lo ritrova morto disteso in un campo di fiordalisi, diede a quei fiori il nome del suo amato.
Il nome Centaurea derivererebbe invece dal centauro Chirone, che al contrario degli altri centauri aveva un'indole mite e saggia. Fu considerato dagli antichi greci il capostipite dell''arte della medicina poiche Chirone fu per gli antichi greci il maestro di Asclepio, figura venerata dagli antichi come il dio della medicina, delle guarigioni e dei serpenti. Inoltre Chirone fu anche guaritore di Achille.

Una leggenda sul fiordaliso narra invece che al tempo di Napoleone, Guglielmo I, re di Germania, fu costretto a fuggire: si ritrovò in un campo di grano. Nell'attesa di ritornare al suo paese, vide sua madre intrecciare mazzetti di fiordaliso, per tranquillizzare i bambini che erano con lei. Ritornato sul trono mise il fiordaliso nel fregio araldico.


Il fiordaliso può essere quindi un bellissimo e utilissimo fiore da avere nel proprio orto o sul proprio balcone.



martedì 2 aprile 2013

LA SANTOREGGIA: UNA PIANTA AROMATICA DA SCOPRIRE


Etimologia e proprietà medicinali

La santoreggia è una pianta aromatica che appartiene alla famiglia delle Labiate.
Si suppone che il nome botanico “Satureja” possa derivare dalla parola greca “Satyr”, che significa Satiro, figura mitica compagna di Dioniso, voluttuosa, lussuriosa e lasciva. I greci usavano offrire a Dioniso questa pianta, probabilmente perché popolarmente si pensa che la santoreggia abbia effetti eccitanti e di esaltazione della libido. I popoli dell’antichità infatti sfruttavano gli effetti effetti della santoreggia per preparare vini che avevano il potere di rinvigorire il potere sessuale. Questa proprietà era nota a molti e nel passato fu vietato ai monaci di coltivarla nel giardino dei semplici. Recentemente questa credenza è stata confermata anche da Chiereghin, noto erborista bolzanino che ha indicato l'olio essenziale di santoreggia, come afrodisiaco nel suo libro “farmacia verde”.







Secondo altri autori il termine “Satur” viene dal latino “sazio”, e corrisponde all’aspetto aromatico-digestivo della pianta.
La santoreggia può essere usata per dispesia, colite, malattie infettive, urinarie e respiratorie. Ha azione antisettica, aromatizzante. L'olio essenziale ha attività antifunginea, contro Candida e altri funghi. La pianta trova tradizionalmente impiego nel trattamento delle difficoltà digestive. Manifesta azione antidiarroica.” da Dizionario di Fitoterapia e piante medicinali di Enrica Campanini
Inoltre la santoreggia favorisce la digestione gastrica.
 
ahi ahi che mal di pancia


La santoreggia sul balcone per preparare una tisana naturale
Coltivare la pianta sul proprio balcone è molto semplice ed in questo modo si possono raccogliere facilmente fiori e foglie per preparare una aromatica tisana da bere per esempio nei momenti vicini al pasto. Si prendono circa 2 gr di santoreggia e li si lascia in infusione per 10 min in un apposito contenitore in una tazza di acqua bollente. In questo modo potremmo gustare il sapore della natura e dissetarci in modo sano.




La santoreggia in cucina
Ma le risorse di questa pianta aromatica poco conosciuta non finiscono qui.
In cucina la santoreggia dal sapore aromatico e pepato svolge un ruolo importante. Cosa sarebbero i piatti di fagioli senza quel gusto delizioso, saporito, che conferisce loro la santoreggia . É tradizione germanica infatti condire i fagioli con questa pianta, tant'è che in Piatti come le patate arrosto con lo speck o i piatti di verdura, carne, risotti, legumi e i cibi difficilmente digeribili possono essere aromatizzati e insaporiti con foglie di santoreggia, che li donano uno speciale sapore.
Insieme al sale marino e altre erbe aromatiche che vengono finemente tritate nel mortaio è possibile invece comporre dei sali aromatici.

Sale aromatico autoprodotto

Fettuccine con salsa alla santoreggia
Sperando che possiate assaggiarla vi auguriamo un buon inizio primavera!

LA TABELLA DELLE CONSOCIAZIONI

Per consociazione si intende  la coltivazione contemporanea di piante di specie diversa sullo stesso appezzamento di terreno.
Per essere consociate, le specie devono essere compatibili tra di loro sia dal punto di vista biologico che colturale.
Alcune regole della consociazione sono:
  • mai coltivare vicino piante della stessa famiglia
  • assocciare leguminose a piante molto esigienti di azoto
  • coltivare fiori e erbe officcinali nell'orto che aiutano a tenere lontano i parassiti dalle piante
  • affiancare ortaggi a semina lenta con ortaggi a semina rapida 
Ecco qui la tabella delle consociazioni che potetete scaricare per vederela nel dettagglio e poi usare nei vostri orti!