SEMI ANTICHI

martedì 2 aprile 2013

LA SANTOREGGIA: UNA PIANTA AROMATICA DA SCOPRIRE


Etimologia e proprietà medicinali

La santoreggia è una pianta aromatica che appartiene alla famiglia delle Labiate.
Si suppone che il nome botanico “Satureja” possa derivare dalla parola greca “Satyr”, che significa Satiro, figura mitica compagna di Dioniso, voluttuosa, lussuriosa e lasciva. I greci usavano offrire a Dioniso questa pianta, probabilmente perché popolarmente si pensa che la santoreggia abbia effetti eccitanti e di esaltazione della libido. I popoli dell’antichità infatti sfruttavano gli effetti effetti della santoreggia per preparare vini che avevano il potere di rinvigorire il potere sessuale. Questa proprietà era nota a molti e nel passato fu vietato ai monaci di coltivarla nel giardino dei semplici. Recentemente questa credenza è stata confermata anche da Chiereghin, noto erborista bolzanino che ha indicato l'olio essenziale di santoreggia, come afrodisiaco nel suo libro “farmacia verde”.







Secondo altri autori il termine “Satur” viene dal latino “sazio”, e corrisponde all’aspetto aromatico-digestivo della pianta.
La santoreggia può essere usata per dispesia, colite, malattie infettive, urinarie e respiratorie. Ha azione antisettica, aromatizzante. L'olio essenziale ha attività antifunginea, contro Candida e altri funghi. La pianta trova tradizionalmente impiego nel trattamento delle difficoltà digestive. Manifesta azione antidiarroica.” da Dizionario di Fitoterapia e piante medicinali di Enrica Campanini
Inoltre la santoreggia favorisce la digestione gastrica.
 
ahi ahi che mal di pancia


La santoreggia sul balcone per preparare una tisana naturale
Coltivare la pianta sul proprio balcone è molto semplice ed in questo modo si possono raccogliere facilmente fiori e foglie per preparare una aromatica tisana da bere per esempio nei momenti vicini al pasto. Si prendono circa 2 gr di santoreggia e li si lascia in infusione per 10 min in un apposito contenitore in una tazza di acqua bollente. In questo modo potremmo gustare il sapore della natura e dissetarci in modo sano.




La santoreggia in cucina
Ma le risorse di questa pianta aromatica poco conosciuta non finiscono qui.
In cucina la santoreggia dal sapore aromatico e pepato svolge un ruolo importante. Cosa sarebbero i piatti di fagioli senza quel gusto delizioso, saporito, che conferisce loro la santoreggia . É tradizione germanica infatti condire i fagioli con questa pianta, tant'è che in Piatti come le patate arrosto con lo speck o i piatti di verdura, carne, risotti, legumi e i cibi difficilmente digeribili possono essere aromatizzati e insaporiti con foglie di santoreggia, che li donano uno speciale sapore.
Insieme al sale marino e altre erbe aromatiche che vengono finemente tritate nel mortaio è possibile invece comporre dei sali aromatici.

Sale aromatico autoprodotto

Fettuccine con salsa alla santoreggia
Sperando che possiate assaggiarla vi auguriamo un buon inizio primavera!

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