Etimologia
e proprietà medicinali
La
santoreggia è una pianta aromatica che appartiene alla famiglia
delle Labiate.
Si
suppone che il nome botanico “Satureja” possa derivare dalla
parola greca “Satyr”, che significa Satiro, figura mitica
compagna di Dioniso, voluttuosa, lussuriosa e lasciva. I greci
usavano offrire a Dioniso questa pianta, probabilmente perché
popolarmente si pensa che la santoreggia abbia effetti eccitanti e
di esaltazione della libido. I popoli dell’antichità
infatti sfruttavano gli effetti effetti della santoreggia per
preparare vini che avevano il potere di rinvigorire il potere
sessuale. Questa proprietà era nota a molti e nel passato fu vietato
ai monaci di coltivarla nel giardino dei semplici.
Recentemente questa credenza è stata confermata anche da
Chiereghin, noto erborista bolzanino che ha indicato l'olio
essenziale di santoreggia, come afrodisiaco nel suo libro
“farmacia verde”.
Secondo altri autori il termine “Satur” viene dal latino “sazio”, e corrisponde all’aspetto aromatico-digestivo della pianta.
“La
santoreggia può essere usata per dispesia, colite, malattie
infettive, urinarie e respiratorie. Ha azione antisettica,
aromatizzante. L'olio essenziale ha attività antifunginea,
contro Candida e altri funghi. La pianta trova tradizionalmente
impiego nel trattamento delle difficoltà digestive. Manifesta
azione antidiarroica.” da
Dizionario di Fitoterapia e piante medicinali di Enrica Campanini
La
santoreggia sul balcone per preparare una tisana naturale
Coltivare
la pianta sul proprio balcone è molto semplice ed in questo modo si
possono raccogliere facilmente fiori e foglie per preparare una
aromatica tisana da bere per esempio nei momenti vicini al pasto. Si
prendono circa 2 gr di santoreggia e li si lascia in infusione per 10
min in un apposito contenitore in una tazza di acqua bollente. In
questo modo potremmo gustare il sapore della natura e dissetarci in
modo sano.
La
santoreggia in cucina
Ma
le risorse di questa pianta aromatica poco conosciuta non finiscono
qui.
In
cucina la santoreggia dal sapore aromatico e pepato svolge un ruolo
importante. Cosa sarebbero i piatti di fagioli senza quel gusto
delizioso, saporito, che conferisce loro la santoreggia . É
tradizione germanica infatti condire i fagioli con questa
pianta, tant'è che in Piatti come le patate arrosto con lo speck o
i piatti di verdura, carne, risotti, legumi e i cibi
difficilmente digeribili possono
essere aromatizzati e insaporiti con foglie di santoreggia, che li
donano uno speciale sapore.
Insieme
al sale marino e altre erbe aromatiche che vengono finemente tritate
nel mortaio è possibile invece comporre dei sali aromatici.
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